Poesie di Charles Baudelaire | 14

- Canzone di pomeriggio -

Benché le tue perverse sopracciglia
ti diano un'aria inquietante,
se non e' d'angelo il cipiglio,
strega dagli occhi allettanti

Pure ti adoro, o mia frivola,
Mia terribile passione!
con tutta la devozione
del prete per il suo idolo.

Il deserto e la foresta
impregnano le tue trecce rudi;
la tua testa ha le attitudini
dell'enigma e del segreto.

Sulla tua carne circola il profumo
come intorno a un incensiere;
sai incantare come la sera,
o ninfa calda e oscura.

Ah! anche i filtri piu' forti
non valgono la tua mollezza,
e tu conosci la carezza
che fa rivivere i morti!

Le tue anche sono innamorate
del tuo dorso e dei tuoi seni,
mandi in estasi i cuscini
con le tue languide pose.

Talvolta come per spegnere
la tua rabbia misteriosa
baci e morsi furiosi
prodighi con serio impegno;

tu mi dilani, o mia bruna,
col tuo riso canzonatore
e poi mi metti sul cuore
l'occhio dolce come la luna.

Sotto le tue scarpe di raso,
sotto i tuoi bei piedi di seta,
io metto la gioia immensa,
il mio genio e il mio destino,

Metto anche l'anima mia
da te guarita, luce e colore!
Esplosione di calore
nella mia nera Siberia!