Poesie di Charles Baudelaire | 11

- Il nemico -

La mia giovinezza non fu che un tenebroso uragano
attraversato qua' e la' da soli splendenti;
la pioggio e il tuono hanno fatto un tale scempio
che pochi frutti vermigli restano nel mio giardino.

Eccomi arrivato all'autunno delle idee
e occorre lavorare di pala e di rastrelli
per rimettere in sesto l'inondato terreno
dove l'acqua cava buche grandi come tombe.

Chi sa se troveranno, i nuovi fiori che sogno,
in questa terra lavata come una nuda riva
il mistic alimento che fa il loro vigore ?

- O dolore! dolore! Il Tempo divora la vita,
e l'oscuro Nemico che ci corrdode il cuore
col sangue che perdiamo cresce e si fortifica!